Risultato storico Assodeejay - i DJ sono Artisti Interpreti Esecutori

In questi giorni si è discusso molto dei diritti economici dei DJ e degli obblighi previsti dalla legge e in realtà molti ne parlano solo per "sentito dire" senza conoscere nulla dei corrispondenti argomenti. Le prove sono qui:
NuovoIMAIE Diritti Interprete Esecutore a MASSIMO TESTA - Categoria DJ
NuovoIMIAE Diritti Interprete Esecutore a DIEGO CASCIO - Categoria DJ
esattamente il riconoscimento ad AssoDeeJay per i diritti economici di artisti interpreti esecutori a Massimo Testa e Diego Cascio il primo residente a Parma, il secondo a Firenze, avendo affidato il mandato di iscrizione alla nostra Associazione, è il risultato di battaglie che non sarebbero mai giunte a conclusioni positive se non avessimo ottenuto prima la "PATENTE" di soggetti legali ed è stato possibile grazie all'accordo sottoscritto con la SIAE che obbliga l'utilizzatore - il disc jockey in questo caso - a dimostrare di non essere un "pirata" che utilizza musica illegalmente scaricata da internet e altrettanto illegalmente detenuta. Sono state e sono ancora tante le critiche a questa forma di legalizzazione, ma non abbiamo mai riscontrato una diversa proposta "sensata" che fosse in grado di dare una alternativa a questa che possiamo considerare il famoso "albo" che molti continuano a pretendere senza conoscere i motivi per i quali un vero albo, tipo quello dei notai, avvocati, ingegneri, etc. non è ammissibile per una parte di categoria che, lungi dal volersi far riconoscere blatera contro un diritto sancito dalla legge 633/41 LDA.
I circa 3.500 DJ che hanno deciso di accettare la "licenza Copie Lavoro" siamo certi - o quasi - che stiano utilizzando tracce acquisite e detenute legalmente, altrettanto non possiamo fare per i soggetti che contininuano in un rifiuto a prescindere che potrebbe nascondere secondi fini, pertanto insisteremo nella richiesta di controlli sulle licenze, contenuti compresi, ma insisteremo ancor di più anche verso la Guardia di Finanza per i controlli verso i soggetti che non hanno aderito, gli stessi che si possono permettere di continuare a praticare una sleale concorrenza favoriti da possesso di musica illegale e da complicità di locali abusivi che mettono a rischio la sicurezza dei clienti.
