Referendum Voucher? e chi se lo perde per abolirli!!!

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Non abbiamo mai voluto che la nostra Associazione si schierasse per un partito o per una coalizione anzichè un'altra, rappresentiamo una moltitudine di artisti, che come ovvio, possono avere simpatie diverse, così non abbiamo voluto neppure schierarci a per il SI o il NO, differentemente da altra organizzazione di rappresentanza della musica, per opportunismo strumentale ha fatto schierandosi per il SI e cercando di coinvolgerci,  il referendum Costituzionale del 4 dicembre scorso, sarebbe stato spaccare la nostra associazione come è stato spaccato e diviso il Paese, ma sul JOBS ACT la questione è diversa, questo, E', e sottolineo ancora E', un problema politico che riguarda i lavoratori dello spettacolo.

Dal primo giorno di entrata in vigore della legge (anche prima in verità) abbiamo contestato l'entrata in vigore del peggior provvedimento che sia mai stato approvato da un Governo su questioni di lavoro nel nostro paese, e abbiamo provato in tutti i modi a denunciare i danni e lo scempio dei voucher al posto della giusta contribuzione necessaria per difendere i diritti civili e costituzionali dei lavoratori, noi ne parliamo per quelli del nostro settore, ovvio che riguarda tutto il mondo del lavoro, quindi ringraziamo la CGIL per la raccolta delle firme che consentirà il referendum abrogativo del JOBS ACT che comprende l'introduzione dei voucher, sperando nei Giudici della Consulta che devono decidere positivamente perchè si svolga nel più breve tempo possibile. 

Non è quindi questione di appartenenza partitica o di schieramento la nostra, è una posizione di difesa dei diritti della Costituzione - salvata così com'è ora dai 20 milioni di cittadini che hanno votato no - dei lavoratori di tutte le categorie compresi i lavoratori dello spettacolo dei quali nessuno ormai si occupa più da tempo immemorabile.

Personalmente sono stato l'ultimo ad occuparmene, in una posizione sindacale diversa da quella attuale, quando da Presidente di AssoArtisti facevo la spola quasi settimanale fra la Liguria e il Parlamento facendo riferimento all'unica deputata che all'epoca era disponibile a sostenerci, l'On. Fiorella Ceccacci che poi non venne più eletta, forse perchè occupandosi di legge sul lavoro nello spettacolo come me dava fastidio a molti.

La Ceccacci non fu rieletta e il sottoscritto fu DIMISSIONATO dai dirigenti di Confesercenti con una azione illegale e illeggittima che portò alla nascita di AssoDeeJay, divenuta successivamente l'Associazione che oggi meglio rappresenta questo comparto della musica.

Oggi siamo finalmente alla svolta e certamente non faremo sfuggire l'occasione di dare il massimo di contributo partecipativo e informativo quotidiano per l'abolizione del JOBS ACT e ripristinare i diritti e la dignità dei lavoratori di tutte le categorie, compresa la nostra e di tutti quelli dello spettacolo.

Chiederemo a tutto il mondo dello spettacolo di aiutarci a cencellare questo abominio culturale, che ha tolto dignità alla classe lavoratrice che in questo paese ha salvato l'economia e oggi ridotto in povertà a causa di ministri incompetenti e incapaci.

Mario Di Gioia
Presidente Nazionale AssoDeeJay

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