Numerose adesioni al nostro appello sulle pensioni ENPALS

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Siamo alla resa dei conti sulle pensioni e le tutele assistenziali di cui deve poter godere anche il settore dei Lavoratori dello spettacolo alla pari di tutti i ceti produttivi del Paese.
Non è in nessun modo giustifcabile l'assenza totale di interesse da parte della classe poltica a questo comparto, che fattura oltre 25 miliardi di euro l'anno, ed è solo una parte, quella di cui ne conosciamo l'esistenza sapendo che molto è il sommerso che contraddistingue il settore.
La goccia che farebbe traboccare il vaso è proprio l'ipotesi che si sta prefigurando da parte della Direzione dell'INPS, non sappiamo quanto garantita dal Governo, ma è a quest'ultimo che ci rivolgiamo per bloccare questa ennesima beffa da una parte e al Parlamento, con il rinnovo della richiesta di approvare in tempi strettissimi, in quanto già pronta da tempo, ed ha bisogno di un passaggio in Aula esclusivamente formale essendo stata condivisa da tutte le parti politiche in Commissione lavoro.
Il suggerimento/proposta che abbiamo avanzato è quello per il quale la copertura finanziaria della legge in via di approvazione, potrebbe essere trovata proprio dal NOSTRO fondo pensioni attualmente gestito (male a nostro parere non riuscendo a ottenere alcuna risposta sulle procedure attuali) dall'INPS che si nega anche negli uffici periferici, scandaloso, in quanto in una situazione economica come quella che attraversa il Paese è fondamentale la chiarezza verso i cittadini e chi li rappresenta per migliorar i rapporti politici con le Istituzioni.
Non vorremmo giungere all'appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per ottenere l'apertura verso di noi per un dialogo corretto e farci "capire", ma se sarà necessario a causa del perdurare del disinteresse del Parlamento, in particolare della Commissione Lavoro i cui componenti hanno tutti, compreso il Presidente Silvano Moffa, ricevuto con POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA la nostra richiesta di audizione, ebbene ci rivolgeremo prima al Capo dello Stato e, se non basterà inizieremo una mobilitazione di massa, ricordando a tutti che, già solo i Deejay italiani incontrano settimanalmente 4 milioni di cittadini nelle discoteche e, fare campagna elettorale in vista delle ELEZIONI POLITICHE DEL 2013, su un argomento del genere riteniamo non sia molto complicato, potendo contare sull'adesione di tutto il comparto dello spettaolo e dell'arte in generale in tutto il paese.

VOGLIAMO RIBADIRE CHE INTENDIAMO RESTARE NEI NOSTRI AMBITI COME ASSOCIAZIONI DI TUTELA E NON MISCHIARCI CON LE BEGHE POLITICHE DEI PARTITI, MA QUESTI ULTIMI CI DIANO ASCOLTO, NE ABBIAMO E NE VANTIAMO IL DIRITTO AL
LA LUCE DI QUANTO STA ACCADENDO. 

Si stanno moltiplicando comunque le adesioni al nostro appello e vi invitiamo a mandarcene ancora numerose, e ne diamo conto con alcune pubblicazioni sulle prime reazioni che condividono con noi la richiesta di incontro con il Parlamento e nell'occasione non saremo soli. GARANTITO...... 

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