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Fa certamente rumore la notizia che, pare si intenda mettere mano ad una riforma della SIAE con una poposta di legge del Gruppo di Scelta civica, e come al solito noi vogliamo che questo "rumore" diventi ancora più forte, anzi che diventi assordante per imporre e pretendere il nostro diritto a discuterne approfonditamente per evitare che una legge, la 633 del 1941 ( sono passati ben 73 anni dalla prima approvazione ) venga modificata senza consultare le categorie e le Associaizoni interessate e che organizzano piccoli e medi autori, editori, ma....anche artisti interpreti ed esecutori.
Intendiamoci bene, non si pensi che l'eliminazione del monopolio SIAE sia il metodo per rendere libero lo scaricamento libero e gratuito della musica o delle opere cinematografiche o di qualsiasi altra opera dell'ingegno, al contrario, una normativa nuova deve essere la base della tutela maggiore per gli autori ed editori, particolarmente i piccoli che sono numerosissimi, molti dei quali oggi si iscrivono a collectic estere.
Già, perchè è evidente che una riforma del genere non può non tenere conto di una recente legge di liberalizzazione dei diritti connessi non solo di quelli d'autore ed editori, pertanto parrebbe strano che, mentre è in discussione con le Associazioni e le Collecting esistenti un prossimo provvedimento di decreto applicativo della legge in questione, ci si metta a discutere di una normativa che riordinerebbe tutto il sistema di tutela dei diritti, compresi quindi i diritti connessi al diritto d'autore, anche in conformità con le sentenze della corte europea che ha recentemente adottato una direttiva in tal senso.
Che la gestione SIAE sia stata messa da tempo in discussione è cosa nota, la recente approvazione dello statuto e le conseguenti elezioni che hanno affidato la tutela di circa 120.000 soci e pochissimi importanti autori ed editori non ha potuto godere certamente del nostro apprezzamento, quindi sono venuti al pettine i nodi di una battaglia che da anni si combatte per una maggiore democrazia e certezze sulle ripartizioni non solo sulla montagna di tasse che i soci sono costretti a pagare, altro che IMU sulla prima casa, tenendo conto che questo è il diritto alla proprietà intellettuale.
L'esigenza quindi è che, se ci sono proposte di revisione di tutela dei "NOSTRI DIRITTI ECONOMICI" vengano discusse con noi, da Scelta Civica, dal Governo o da chiunque abbia interesse a farlo, convocando le Associazioni riconosciute in audizione e, aggiungiamo, costituendo un tavolo di discussione, al quale saremo lieti di offrire il nostro contributo a titolo totalmente gratuito, ma, non si metta mano ad una riforma senza il nostro consenso, non sarebbe democratico e impegneremmo tutte le nostre forze per evitare uliteriori danni e ritardi a piccoli e medi editori e artisti, che giustamente pretendono il diritto di decidere della propria sopravvivenza con i diritti maturati.
Mario Di Gioia - Presidente AssoDeeJay
28/03/2014 17:13
Scelta Civica, proposta di legge per nuove collecting societies
Romano, presidente del partito alla Camera: «Nessuna battaglia contro la Siae, ma serve una riforma»
Discussa oggi a Roma, in un incontro a porte chiuse presso la Cappella Orsini, la proposta di legge presentata dal gruppo parlamentare di Scelta Civica e sottoscritta da circa quaranta parlamentari di altri gruppi, che intende modificare il titolo V della legge 633 del 22 aprile 1941, riconoscendo agli autori la possibilità di associarsi con la creazione di collecting societies. «Nessuna battaglia ideologica contro la Siae» ha affermato Andrea Romano, presidente del gruppo Scelta Civica alla Camera, al termine dell’incontro. «La riforma però è necessaria e non è più procrastinabile». Davanti ad una trentina di addetti ai lavori ed esperti dei vari settori culturali Romano ha specificato l’obiettivo di Scelta Civica:
«Puntiamo a una maggior tutela degli autori. Il 60% paga più tasse dei diritti che percepisce per le proprie opere. È chiaro che le regole del gioco debbano essere cambiate». Nello stesso modo non credo che il ricorso al mercato possa risolvere ogni problema, ma si deve tenere conto della mutata realtà del panorama di riferimento. Forse è diventato opportuno cominciare a parlare di uno spacchettamento delle tante funzioni che oggi sono delegate alla sola Siae». Secondo Romano, inoltre, «la nuova normativa europea sancisce il diritto di scelta dei singoli autori che potranno decidere la società alla quale iscriversi cambiando profondamente il contesto della tutela del diritto d'autore anche in Italia. Un cambiamento legislativo è indispensabile anche per evitare di restare indietro, rispetto ai principali paesi europei, nella dotazione di strumenti competitivi per la tutela della creatività e del diritto d'autore. Nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente alla Siae la nostra proposta e proseguiremo il confronto pubblico per discutere in modo trasparente le opportunità e anche le fragilità eventuali della nostra proposta», ha concluso Andrea Romano.
Fonte e-duesse
http://www.siae.it/edicola.asp?view=4&open_menu=yes&id_news=13838