Dalla serie di incontri impegnati sul Tavolo costituito dal Presidente del SILB, la cui composizione si allarga sempre di più è scaturita l’esigenza di accelerare i tempi di esame della proposta di legge unificata n° 762 sul Lavoro nello Spettacolo, già esaminata dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Si è costituito un Tavolo Tecnico composto da Deborah De Angelis di A-DJ, Mario Di Gioia per AssoDeeJay, Silvio Moretti dell’Ufficio Sindacale e Andrea Stoccoro dell’Ufficio Legale della FIPE a cui aderisce il SILB.
La problematica è seria, pertanto si è deciso di dare pubblicazione dell’esame attuale e delle proposte operative che necessitano di ulteriori approfondimenti, risolti i quali, tutto il Tavolo chiederà al Presidente della Commissione Lavoro On. Silvano Moffa e all'On Fiorella Ceccacci Rubino relatrice del Testo Unificato in Commissione Parlamentare, di essere sentiti d’urgenza ancora una volta in Audizione, per sollecitare l’approvazione del provvedimento, che potrebbe essere emendato rispetto alle proposte che si stanno esaminando.
Ancora un volta proviamo a fare l’appello di tutti il comparti della musica dello spettacolo e dei tecnici che, speriamo siano sensibili alla proposta, per creare forze unitariamente d'accordo, che possono consentirci di giungere a conclusione di questo passaggio importante per la tutela e la vita lavorativa degli artisti e dei tecnici della spettacolo italiano, prima del termine della legislatura, sostenendo il lavoro che i Parlamentari hanno impegnato in questi tre anni per raggiungere l’accordo sul testo unificato.
Sarà forse opportuno ricordare che, uno dei passaggi, molto discussi della PdL, è quella relativa alla istituzione del Registro dei Lavoratori dello spettacolo al quale ogni artisa può accedere iscrivendosi volontariamente, obbligandolo in questo caso ad adeguarsi a tutta la normativa di rispetto delle attività lavorative, con gli obblighi di versamenti contributivi, fiscalità ecc., mentre i non iscritti al registro , pur potendo svolgere l'attività artisica non potranno accedere alle imprese commerciali, lasciando l'opportunità di potersi "esibire" in assoluta gratuità e orari limitati.
E' evidente la complessità della materia e le varie opposizioni, ma ricordiamo che il provvedimento tende a tutelare il Lavoro degli artisti, non la parte puramente "esibizionistica" che deve trovare delle tutele certo, ma diverse da quelle del lavoro professionale in quanto tale, onde evitare conflitti, contrapposizioni ma anche sleale concorrenza con chi vive di questo mestiere.
Coninueremo nel nostro impegno per giungere ad una ipotesi unitaria da presentare in Parlamento sulla scorta della PdL in atto, evitando per quanto possibile eccessi di modifiche che rallenterebbero ulteriormente l'iter di approvazione del provvedimento che aspetta solo il passaggio in aula.
Saremo solleciti nell’informare tutti delle decisioni che saranno adottate dal Tavolo al quale è possibile partecipare inviando una mail di presentazione a info@assodeejay.it che presenterà al Tavolo la proposta di partecipazione.
Questo il report del primo incontro del tavolo tecnico tenutosi a Roma Lunedì 8 novembre u.s. e approvato dal Tavolo SILB il 23 dello stesso mese.
REPORT TAVOLO TECNICO
8 NOVEMBRE 2011
Partecipanti:
- Mario Di Gioia Assodeejay
- Deborah De Angelis, A-Dj
- Silvio Moretti - Andrea Stoccoro, direzione sindacale Fipe
Nell’ambito del tavolo di confronto promosso da Silb-Fipe a cui partecipano i rappresentanti degli operatori della notte il giorno 8 novembre si sono incontrati Silb, Assodeejay, A-Dj, per analizzare testo unificato C. 762 «Disposizioni per la tutela professionale e previdenziale, nonché interventi di carattere sociale, in favore dei lavoratori dello spettacolo» e mettere in atto azioni condivise verso le istituzioni.
Premessa
Il settore comunicazione e dello spettacolo comprende figure professionali altamente qualificate come quelle dei musicisti e dei cantanti, degli attori di cinema e di teatro, degli artisti della televisione e dei locali di intrattenimento (disc jockey, animatori, ragazze immagine e danzatori). Intorno a queste figure ruotano anche altri professionisti quali agenti, «public relation» e tecnici che grazie alla loro opera rendono possibile la realizzazione degli spettacoli.
Nella stragrande maggioranza dei casi, però, queste professionalità lavorano senza adeguate tutele contrattuali e previdenziali, in quanto la normativa vigente in materia, risalente a oltre mezzo secolo fa, risulta obsoleta e inadeguata al nuovo contesto lavorativo. Infatti, le disposizioni relative alle tutele dei lavoratori dello spettacolo, che vanno dal collocamento alla previdenza, risalgono ad oltre mezzo secolo fa, comportando un aumento dell'incertezza normativa, non più adeguata al mutato contesto lavorativo, e un sempre più diffuso impoverimento delle figure artistiche del nostro Paese.
Nel corso della XVI Legislatura sono stati presentati sono state presentate diverse proposte di legge AA.CC. 762 (Bellanova e altri), 1550 (Ceccacci Rubino e altro) e 2112 (Borghesi e altri) C. 2654 (Delfino) volte a estendere alcune forme di tutela previdenziale e sociale ai lavoratori dello spettacolo confluite nel testo unificato C. 762 «Disposizioni per la tutela professionale e previdenziale, nonché interventi di carattere sociale, in favore dei lavoratori dello spettacolo».
Il testo unificato licenziato alla camera dei deputati lo scorso Luglio nel riassumere le diverse proposte di legge evidenzia alcune criticità.
Per una lettura più agevole del quadro di insieme di seguito esposte le principali criticità emerse.
1. Estensione dell’assicurazione contro la disoccupazione a tutto il personale artistico, teatrale e cinematografico
Occorre sottolineare che non tutte le figure professionali artistiche operanti nel settore Turismo sono sprovviste dalla indennità di disoccupazione.
Se il fine della disciplina è quello di estendere ai lavoratori dello spettacolo quelle tutele di cui ora sono sprovvisti quali, appunto, l'indennità di disoccupazione, i requisiti indicati all’art. 1 comma 3 del Testo unificato potrebbero produrre un effetto contrario. Sapendo che molti artisti del settore lavorano saltuariamente tutti i fine settimana, il requisito per accedere all’indennità di disoccupazione di “non aver superato quindici giornate lavorative in cinque mesi” pare a nostro avviso restrittivo limitando l’accesso a quei soggetti che oggi hanno diritto all’indennità di disoccupazione (ad esempio i deejay). Inoltre, il gruppo di lavoro nutre qualche perplessità in merito all’entità dell’indennità di disoccupazione che si differenzia dall’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti prevista per la maggior parte dei lavoratori.
2. Introduzione dell’indennità di maternità
I soggetti presenti al tavolo si sono resi disponibili ad introdurre dei meccanismi per migliorare la situazione delle donne e delle madri del settore. Tuttavia, le parti richiedono una valutazione tecnico-economica dei provvedimenti espressi nel Testo unificato.
3. agente dello spettacolo
Il provvedimento in esame introduce la figura dell’agente di spettacolo come figura professionale a cui affidarsi per la promozione della propria professionalità da parte dei lavoratori dello spettacolo.
È senza dubbio l’importanza che assume oggi l’agente dello spettacolo nell’attività di assistenza, organizzazione, produzione, gestione, consulenza, tutela e rappresentanza.
Il gruppo di lavoro ritiene che la previsione espressa al comma 3 dell’art 3, “l’attività professionale di agente è incompatibile con quella di produttore”, non rispecchi l’esigenza dei lavoratori dello spettacolo. In quanto, in alcuni casi il produttore coincide con l’agente dello spettacolo.
4. istituzione di un registro dei lavoratori dello spettacolo
Su questo punto il gruppo di lavoro ha evidenziato le maggiori diversità di pensiero. Assodeejay ritiene necessaria l'istituzione di un registro dei lavoratori dello spettacolo (articolo 6), di cui faranno parte anche gli agenti dello spettacolo, per regolare le modalità di raccolta e di verifica delle iscrizioni.
Silb-Fipe ritiene la reintroduzione di una lista unica nazionale del lavoro dello spettacolo - soppressa dall' articolo 39, comma 10, lettera d), lettera g) e lettera h) del Decreto Legge 112/2008- ovvero di un registro dei lavoratori dello spettacolo una scelta anacronistica che non garantisce la qualità degli operatori del settore.
Nonostante le criticità emerse dall’analisi del testo unificato, il tavolo ritiene opportuno costruire un welfare su misura, fatto di risposte mirate alle esigenze di una professione che si presenta come un lavoro autonomo e subordinato allo stesso tempo e a percorsi professionali solitamente assai frammentati.
Infine, alla luce delle tendenze evolutive del sistema previdenziale italiano occorre valutare la portata dell’impianto normativo oggetto di discussione.