Caro Leopoldo
Per i rapporti di amicizia che da tempo ci legano, conosci bene la mia franchezza politica, che mi impedisce e me ne rammarico, di presenziare al convegno del prossimo 8 giugno, al quale comunque invio un augurio per la certezza di una perfetta riuscita.
Non sarebbe infatti giustificata la presenza fisica di Mario Di Gioia, in mancanza di un invito allo stesso per AssoDeeJay a rappresentare politicamente il comparto che esprime la maggiore “competenza” dell’era digitale della musica, visto che l’argomento in discussione fa riferimento proprio a questo e, in considerazione altresì della totale assenza di tutte le Organizzazioni che in un modo o in un altro devono subire i regolamenti non sempre conformi alle continue modifiche del mercato e agli interessi della Società degli Autori e Editori Italiana, oltre che a quelli degli associati della stessa che non sempre coincidono.
Trovo strano infatti che al tavolo non siano stati invitati gli operatori a tutti i livelli, mi riferisco alla FIPE di Confcommercio o ad Assointrattenimento di Confindustria, FIEPET di Confesercenti, le Associazioni degli Artigiani e alle associazioni dei musicisti, artisti, Disk Jockey, ai quali giustamente, si chiede la legalità, la compilazione del programma musicale corretto che distribuisca analiticamente i compensi agli aventi diritto, di evitare lo scarico illegale dalla rete di file musicali per le esibizioni dal vivo, di essere insomma ligi ai doveri, ma….mai in regime di dialogo con questi soggetti quindi a titolo impositivo a volte, anzi spesso, non considerando le difficoltà che questi sono costretti ad affrontare, ad esempio con ancora l’anacronistica compilazione del programma musicale “manualmente”.
Di cosa si parlerà nel convegno? Di nuove tariffe impositive per sanare bilanci difficilmente comoprensibili? Di come va combattuta la pirateria musicale con le sanzioni casa per casa ? di come si impone da parte dei produttori un accordo non condiviso? O di cos’altro????
Non è chiaro il tema della discussione e fatalmente, forse ritornerà ad essere un “ritornello” già più volte ascoltato ma che fino ad ora, proprio a causa dei mancati coinvolgimenti degli operatori sul campo, non hanno prodotto risultati tangibili e hanno portato invece ancora una volta al Commissariamento del nostro Ente di tutela.
La totalità dei nostri associati e anche gli operatori non aderenti chiedono da tempo con forza che siano resi partecipi delle scelte che vanno fatte, ma, anche di volontà di modifica di “stati di fatto” attuali, non più adeguati e non conformi alle regole internazionali.
Le società blindate che non esprimono rapporti democratici con la base associativa prima o poi sono destinate a soccombere alle realtà del mercato e, a nulla valgono i nostri sforzi per tentare di dimostrare il contrario durante gli incontri e nelle discussioni di approfondimento sui forum che girano sulla rete.
Vi sono anacronismi che vanno superati, che hanno bisogno di confronto, che devono prendere atto delle nuove realtà.
Lo chiede la base associativa ma lo richiede il mercato non illudendosi che si possa combattere la pirateria con le sole sanzioni che, ormai non teme più nessuno e, la dimostrazione e che i tribunali sono sommersi di ricorsi per i motivi più vari spesso stupidi e insensati.
Rendo merito comunque all’organizzazione del convegno che consente alla nostra Associazione di esprimere pubblicamente il rammarico di una ulteriore occasione perduta per dimostrare di essere finalmente all’altezza del compito che spetta a chi “dirige”, ovvero governare i processi, renderli agevoli e comprensibili a tutti evitando di nascondersi dietro dei paraventi troppo trasparenti per impedire ai cittadini di vedere le troppe contraddizioni delle prediche rispetto alla richiesta di legalizzarsi.
Noi siamo per la massima legalizzazione, lo abbiamo più volte affermato pubblicamente e, nessuno sarà mai in grado di smentirci neppure quando siamo a confronto verbale con i nostri associati con i quali abbiamo una battaglia continua da sostenere proprio per difendere la legalità.
Sono numerosi infatti i predicatori di illegalità che fanno breccia nei confronti di coloro che vedono ancora in Diritto d’Autore come una Gabella imposta dalla SIAE o una tassa sulla libertà di ascoltare musica, il tutto a causa della disinformazione che si conferma essere l’elemento che traspare dall’organizzazione del convegno del prossimo 8 giugno.
Chi provvederà infatti ad informare la base dei risultati del convegno se saranno avanzate proposte non condivise, in particolare se questi non saranno il risultato di quel confronto da tutti auspicato ma solo da noi messo in atto, nelle nostre iniziative pubbliche, in quanto non riusciamo ad avervi ospiti ai quali noi invitiamo tutti.
Forse perchè noi non temiamo confronti sapendo bene di cosa il comparto ha bisogno.
Facciamo i migliori auguri al convegno e ad AFI, nella speranza che questa nota giunga non per essere interpretata polemicamente, ma come stimolo per rimettere ordine in un comparto, dove il disordine è il sintomo, come ho già spiegato, della disinformazione e la disinformazione si combatte con il coninvolgimento, il confronto e il dialogo continuo fra le varie componenti che dimostrano competenza sulla materia ancorchè a sostegno di proposte di legge che legalizzino al meglio il lavoro degli artisti, attualmente incomprensibilmente mancante di una normativa che, pur se già pronta anche per interesse diretto della nostra Associazione a seguito delle audizioni Parlamentari nelle quali si è apprezzato il nostro impegno e competenza, non trova ancora la conclusione con il necessario passaggio in aula restando senza spiegazioni plausibili, che non potranno mai essere giustificate dalla mancanza di copertura finanziaria per un importo di cinque milioni di Euro.
Il comparto dello spettacolo in Italia può contare su un volume d’affari di 25 miliardi di euro, l’impossibilità del reperimento di cinque milioni evidentemente è sintomo di mancanza della volontà di risolvere i problemi, ancorchè abbiamo provveduto ad offrire le nostre indicazioni anche per dove reperire la copertura finanziaria, perché vantiamo la conoscenza approfondita del nostro settore.
I migliori saluti con un forte abbraccio in amicizia personale, politicamente ne parleremo al momento opportuno.
Mario Di Gioia – Presidente AssoDeeJay
Ass. Naz. DeeJay-Artisti Esecutori
www.assodeejay.it
e-mail: info@assodeejay.it – presidente@assodeejay.it
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